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Archive for 5 aprile 2011

di Amy Chua ne ho sentite a frotte negli ultimi mesi.

prima un articolo sul Wall Street Journal dal titolo: Perché le madri cinesi sono superiori. cliccatissimo, commentatissimo. l’ha resa una celebrità, odiata e criticata da tutta qull’america benpensante e liberal che ritiene inumani i suoi metodi educativi.

e ha reso il suo libro: Battle Hymn of the Tiger Mother” edito da Penguin a gennaio un best seller. e le ha fatto guadagnare copertine su copertine, articoli, citazioni, ospitate televisive ai dibattiti e altro ancora. è apparsa spesso persino nei quotidiani e settimanali italiani.

il suo libro viene pubblicato oggi in italia (Il ruggito della mamma tigre, Sperling & Kupfer, 18 euro). e Federico Rampini la intervista su la Repubblica. rivelando una sconcertante novità, o forse confortante.

infatti la traduzione cinese del libro ha visto accadere una curiosa legge del contrappasso a livello di marketing.

quello che in america era considerato un libro in cui un’eminente docente di yale di origine cinese racconta come gli americani dovrebbero educare i figli all’orientale, (ovvero con disciplina ferrea, costante motivazione a dare e esigere solo il meglio ecc ecc) nella patria di quell’educazione, la Cina, il marketing era di senso opposto:

una professoressa di yale vi insegna il metodo occidentale per educare i figli.

frastornati? ma, come spiega Amy Chua,

il rispetto dei figli per i genitori,  i rapporti di autorità, le regole severe, il divieto di andare alle feste degli amici: tutto questo in Cina lo si dà per scontato, è quasi banale. i lettori cinesi sono stati colpiti invece dal finale: la ribellione di mia figlia minore, e come io mi sono dovuta adattare.

mamme tigri crescono. o forse si evolvono. ma in america o in cina? e, soprattutto, in che direzioni?

William Blake, The Tiger

 

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